la forgiatura di una spada
Fabbricazione di una spada giapponese | |
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SAMURAI, tra passato e presente
Novara, Maggio 2012
INTK , in occasione dei campionati mondiali di kendo, in collaborazione con CIK e sotto il patrocinio del comune di Novara, ha organizzato il più esteso e importante evento dalla data della sua istituzione, oltre che il più interessante evento inerente la spada giapponese mai presentato in Italia.
A cavallo di tre fine settimana e durante le intere due settimane, dal sabato 5 Maggio fino a Domenica 27 Maggio, sarà allestita la mostra e nel fine settimana dal 19 al 21 Maggio il maestro Yoshihara condurrà la forgiatura di una katana, a partire da un sunobe, mostrerà la procedura dell 'allungamento della lama, la definizione di tutti i piani e la tempra finale. Nella ambientazione di eccezione del palazzo del Broletto di Novara, nel cortile di pietra medioevale, vedremo pian piano prendere forma all' acciaio grazie al sapiente martello del maestro Yoshindo e quello dei suoi assistenti. La bellezza del palazzo creerà un ambientazione unica, fatta di pozzi di pietra e portoni di legno, balconate e portici che permetteranno di ammirare il tutto dall'alto, molto spazio e una caratterizzazione davvero unica. La mostra è allestita a pochi passi dalla forgia del maestro, nella sala del consiglio del palazzo, antica sede del Com une Medioevale, una sede ricca di fascino storico, dove sono ancora presenti gli scranni di legno medioevali, gli stemmi e le vestigia dell'antica Novara. La mostra vedrà l'esposizione di quasi 50 lame, provenienti dalle collezioni dei nostri soci, e comprenderà alcuni pezzi di rilievo assoluto.
Durante il periodo, e in modo complementare agli altri eventi, Leon Kapp e Massimo Rossi effettueranno diverse dimostrazioni di togi, il restauro e affilatura tradizionale delle lame giapponesi. Nei fine settimana saranno sempre presenti i membri della associazione INTK, che organizzeranno visite guidate, incontri con il pubblico, esposizioni speciali dei pezzi in mostra e altre iniziative, di cui alcuni saranno riservati ai soci e amici di INTK. Inutile sottolineare che questo evento sarà l'occasione per incontrare tutti i più importanti personaggi della spada giapponese in Italia, studiosi, collezionisti, ma soprattutto artigiani, restauratori ed esperti a vario titolo, soci di INTK e non, e sono stati invitati molti amici anche dall'estero.
Visto il molto tempo a disposizione e l'impegno che stiamo rivolgendo a questo evento, saranno sicuramente organizzate iniziative dell'ultimo minuto, quali ad esempio lo studio approfondito di alcune lame dal vivo, guidato dagli esperti presenti, e non mancherà nessuna occasione per un confronto tra tutti i presenti.
Il programma attuale :
– Sabato 5 Maggio ore 16:30 – Inaugurazione mostra INTK, presentazione dei dirigenti e incontro con il pubblico.
– Tutta la settimana – Mostra aperta al pubblico
– Venerdì 18 Maggio – Allestimento della forgia
– Sabato 19 Maggio ore 17 circa – Inizio della forgiatura del maestro Yoshihara: martellatura e allungamento dell'acciaio, tsukurikomi di base.
– Domenica 20 Maggio ore 17 circa – seconda fase della forgiatura, definizione dei piani, tsukurikomi finale.
– Lunedì 21 Maggio ore 18 circa – fasi preparatorie della tempra, stesura dello tsuchioki ; ore 21, – Yaki-ire finale, tempra della lama, fasi di finitura preliminare da parte di togishi presenti e presentazione finale della katana.
– Tutta la settimana – Mostra aperta al pubblico
– Domenica 27 ore 17 – Chiusura della mostra, incontro finale con gli organizzatori.
Per l'accesso alla mostra, il comune richiede il pagamento del biglietto al complesso monumentale del Broletto, che comprende la visita al palazzo, il prezzo comunque è limitato, attorno ai 7 euro ed è convenzionato con numerosi enti come tutti i musei della regione Piemonte.
La dimostrazione del maestro Yoshindo Yoshihara invece, sarà nel cortile, accessibile liberamente al pubblico.
Il programma è ancora molto aperto. Chiunque voglia proporre una iniziativa, organizzare un incontro particolare, o richiedere qualcosa, può contattare direttamente gli organizzatori.
Invitiamo quindi tutti gli appassionati, soci e non, nell'ottica più aperta possibile, a partecipare agli eventi e a vivere tutti insieme questa grande festa e questi eventi unici.
Per qualsiasi informazione è possibile chiedere in questa discussione sul forum, oppure scrivendo direttamente a Simone Di Franco all' indirizzo webmaster@intk.it , a Massimo Rossi all'indirizzo rossi@intk-token.it e agli altri contatti che troverete sul nostro sito internet.
Come sempre, se avete qualsiasi problema per collegarvi al forum o per qualsiasi cosa che riguardi il sito internet di INTK, potete contattarmi all'indirizzo e-mail webmaster@intk.it
Grazie, a presto.
Simone Di Franco
– consigliere di INTK e amministratore di intk-token.it
Sakabato
Cos'è una Sakabato ?
La sakabato (spada dall'affilatura rovesciata) è un tipo fittizio di spada giapponese. Nella normale katana, il lato esterno curvo della lama è affilato, mentre il lato interno curvo è smussato. Al contrario, la sakabato è fatta in modo che il tagliente è sul lato che curva verso l'interno. Anche se le sakabato affilate sono attualmente prodotte per l'acquisto da parte di collezionisti e appassionati, non vi è alcuna traccia di queste a testimonianza che sia mai stata utilizzata storicamente in Giappone. Ci sono comunque scuole di scherma esistenti che le impiegano. Tuttavia, l'uso storico di armi a "lama rovesciata" è evidente da campioni conservati presso il Museo del Palazzo Reale Deoksu in Corea. Dato che il Giappone una volta invase la Corea, rimane aperta la possibilità che la sakabato sia stata sviluppata sulla base di esempi coreani. Tuttavia, come già detto, non esiste la prova in nessun registro storico, né archeologico attualmente esistente a sostegno di questa teoria. Sono stati trovati invece alcuni Tanto (coltelli) a "lama-rovesciata". Questi sono chiamati kubikiri, a volte tradotto come "taglia testa" o "coltello del dottore". La sakabato è l'arma principale del personaggio Himura Kenshin nel popolare manga Rurouni Kenshin, e come tale è tipicamente raffigurata come l'arma 'pacifista' di coloro che sono disposti ad uccidere solo come ultima risorsa.
LA KATANA
Katana – spada giapponese |
La katana è la spada classica giapponese, anche se molti giapponesi usano questa parola genericamente per intendere una spada, Katana (o più precisamente uchigatana) si riferisce ad una specifica spada a lama curva e a taglio singolo usata dai samurai. Veniva usata principalmente per colpire con dei fendenti, nonostante permetta tranquillamente di stoccare, e può essere impugnata ad una o due mani. Quest'ultima diventò la maniera più comune, ma nel Libro dei Cinque Anelli, Musashi Miyamoto raccomanda la tecnica a due spade, e quindi una per mano. Veniva portata con la parte concava della lama verso il basso, in modo da poterla sguainare più velocemente con dei sapienti movimenti. L'arma era portata di solito dai membri della classe guerriera insieme al wakizashi, o spada corta. Le due spade insieme erano chiamate daisho, e rappresentavano il potere o classe sociale e l'onore dei samurai, i guerrieri che obbedivano al daimyō (feudatario). In particolare la combinazione daishō era costituita fino al XVII secolo da tachi e tanto, in seguito da katana e wakizashi. Storia La produzione di spade in ferro inizia in Giappone alla fine del IV secolo. Le katana cominciano ad apparire intorno alla metà del periodo Muromachi (1392-1573). Nel successivo periodo Momoyama (1573-1614) si realizza un grande sviluppo sia tecnologico che estetico. Con l'epoca Tokugawa (1603-1868) le lame di lunghezza superiore ai 2 shaku (60,6 cm) furono riservate ai samurai e vietate a tutti gli altri cittadini. Dopo la restaurazione imperiale del periodo Meiji (1868-1912), con l'editto Haitorei del 1876, venne dichiarata estinta la casta dei samurai e quindi il portare in pubblico il Daisho, loro simbolo sociale. Con quest'atto (1876) termina la grande fioritura dell'arte della forgiatura delle spade. La produzione riprende in sordina con l'era Taishō ma ormai solo per preservare le tecniche costruttive che per effettiva necessità. Negli anni della seconda guerra mondiale la produzione raggiunge numeri rilevanti ma la qualità è ben lontana da quella degli anni d'oro. Dal dopoguerra la produzione muta orientamento riprendendo la migliore tradizione. In epoca contemporanea, grazie anche all'impulso di un collezionismo attento e appassionato, in Giappone e all'estero, si ritorna a produrre pezzi di grande pregio. Nel contempo i pezzi creati da grandi maestri del passato, ma anche di quelli contemporanei, raggiungono quotazioni elevatissime. Da quando l'arte della pratica nell'uso della spada per i suoi scopi originari è diventata obsoleta, il kenjutsu viene sostituito dal gendai budo, moderni stili di combattimento per altrettanto moderni combattenti. L'arte di usare la katana si chiama iaido, battōjutsu o iaijutsu, mentre il kendo è una scherma praticata con la shinai, una spada di bambù, in cui i praticanti sono protetti dal tipico elmetto e dall'armatura tradizionale. Morfologia
La montatura della katana è costituita da impugnatura (tsuka), elsa o guardia (tsuba) e fodero (saya). L'impugnatura in legno era ricoperta di pelle di razza (same), rivestita con una fettuccia di seta intrecciata (tsukaito). Il fodero era realizzato in legno di magnolia laccato. La tsuba, posta tra il manico e la lama per evitare le lesioni alle mani da scivolamenti sulla lama, era metallica, finemente intagliata, spesso un'opera d'arte. La lama vera e propria invece si divide in codolo (Nakago), corpo della lama e punta (Kissaki). Vista invece dal dorso al tagliente la lama si divide in: Procedimento costruttivo La katana veniva forgiata alternando strati di ferro acciaioso, con percentuali variabili di carbonio. L'alternanza di strati di acciaio dolce e acciaio duro le conferiva la massima resistenza e flessibilità. Si partiva da un blocchetto di ferro (tamahagane) che veniva riscaldato e lavorato mediante piegatura e martellatura. Le piegature successive producevano un numero di strati molto elevato: poiché ad ogni piegatura il numero degli strati veniva raddoppiato, con la prima piegatura da 2 strati se ne ottenevano 4, con la seconda 8 e così via. Alla fine della lavorazione, dopo 15 ripiegature, si arrivava a 32.768. Ulteriori ripiegature erano considerate inutili in quanto non miglioravano le caratteristiche finali. Successivamente veniva definita la forma generale della lama: la lunghezza, la curvatura, la forma della punta (kissaki). Il filo veniva indurito mediante riscaldamento e successivo raffreddamento in acqua (tempra). La lama veniva poi sottoposta ad un lungo procedimento di lucidatura eseguito con pietre abrasive di grana sempre più fine. L'ultima finitura era eseguita manualmente con particolari barrette di acciaio. Tutto il procedimento veniva effettuato in modo da esaltare il più possibile le caratteristiche estetiche della lama. Il procedimento costruttivo tradizionale viene ancor oggi tramandato di generazione in genenerazione, dal Mastro forgiatore all'Allievo forgiatore. La tecnica di forgiatura prevede generalmenente le seguenti fasi: 1. preparazione dei materiali per la fusione: grande quantità di carbone, ciotola di pezzi di ferro sminuzzato e ciotola di minerale di ferro A questo punto la lama é finita e si provvede ad immanicarla e a darle un fodero di legno di vari tipi e qualità. Anche qui, é presente tutto un lavoro artigianale specialistico, del quale i punti più importanti sono: * il mekugi ana un piccolo foro nel corpo (nakago) della spada, nel quale si fissa un piccolo cono di legno, chiamato caviglia (mekugi) che fissa il corpo della spada al manico. Il codolo (nakago), cioè la parte terminale, veniva rifinito con colpi di lima disposti in varie forme a seconda delle scuole e delle epoche. Il particolare tipo di tempratura "differenziata", tra dorso e filo, produce una linea di colore leggermente diverso sul tagliente, detta Hamon La forma dell'Hamon costituisce un segno identificativo, per un occhio esperto, dell'epoca della lama e dell'autore Mastro fabbro. Riportiamo per esempio alcuni tipi di Hamon, dei quali alcuni chiamati con nomi fantasiosi: * Ko-midare, dritta frastagliata piccola, tipica dell'era Heian (987-1183) La parte di Hamon visibile sulla punta della lama (kissaki) si chiama bōshi. * Kaen boshi, a forma di fiamma, Era Hogen (1156-1159) I primi forgiatori di spada giapponesi erano monaci buddhisti Tendai o monaci di montagna guerrieri chiamati Yamabushi. Avevano conoscenza vastissime per la loro epoca e il luogo in cui vivevano: erano alchimisti, poeti, letterati, invincibili combattenti e forgiatori di lama. Cura e conservazione della katana La cura e la conservazione della katana segue le stesse regole generali che si applicano nel rituale del thè o nella calligrafia o nel bonsai o nell'arte di disporre i fiori (Ikebana). Dopo aver smontato la lama dal Koshirae la si cosparge con una polvere ricavata dall'ultima pietra utilizzata per la politura (Uchigomori) tramite un tamponcino. Successivamente, usando della carta di riso piegata tra pollice ed indice, si rimuove la stessa con un movimento dal nakago al kissaki pinzando la lama con il mune verso la mano. Successivamente con un altro panno leggero (o sempre con carta di riso) imbevuto parzialmente di olio di garofano raffinato si passa di nuovo tutta la lama con lo stesso movimento utilizzato per rimuovere la polvere di uchigomori. La prima operazione rimuove tracce di ossidazione e grasso lasciato dalle dita durante il rinfodero, la seconda operazione invece serve per evitare ossidazioni successive. In montature utilizzate per l'esposizione si può notare un nodo caratteristico più o meno complesso attorno al kurikata fatto con il sageo. Etichetta della tecnica di katana Le tecniche di katana (iaido) essenzialmente sono tecniche di estrazione veloce della spada, da qualunque posizione (seduto, in piedi, ecc.) una persona possa trovarsi ed hanno una loro "etichetta", sia formale che sostanziale. Fanno parte di una trattazione specialistica e si imparano nella palestra (dojo) di scherma direttamente dal Maestro. Questo articolo è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto dalla voce diWikipedia: "Samurai" |