Shihonage – punti di presa
Consiglio a titolo storico di leggersi l'articolo di Stanley Pranin che mette in evidenza come la presa di Shihonage sia stata modificata da O'Sensei prima e dopo la guerra.
le interviste di Ovo San , con M° Simone Chierchini
voglio ringraziare innanzi tutto il Maestro Simone Chierchini, per la sua disponibilità, per aver concesso un pò del suo prezioso tempo al Vostro ” vignettaro di fiducia Ovo San” , mi sono permesso di porgli 5 piccole domande per realizzare questa piccola intervista, che voglio condividere con Voi , amici e fratelli del Dojo Bushi No Kami di Orbassano.
Buongiorno Osvaldo,
ovo san : 1 domanda-se l’aikido fosse un senso sarebbe?
Simone:
Certamente il tatto. Non c’è modo più profondo per percepire il
movimento e captare le emozioni di una persona.
ovo san:
2 domanda- portare l’aikido dove non c’è quanto conta per lei M°?
Simone:
Più di qualsiasi grado o qualifica. L’ho fatto già per 20 anni e
continuerò a farlo finché le forze me lo consentiranno. Preferisco
dissodare un terreno vergine piuttosto che combattere per mettere
piede su una zolla già calpestata da tutti.
ovo san:
3domanda- si ritiene un portatore di armonia e pace nel nome dell’aikido?
Simone:
Cerco di pacificare me stesso, prima di tutto, e di comunicare un buon
esempio con i miei atti. Spero di essere ricordato in futuro come un
buon coordinatore di intenti comuni, piuttosto che come l’ennesimo
allievo di un qualche famoso maestro. Il valore di un aikidoka
dovrebbe essere misurato dalla sua capacità di vivere una vita
equilibrata e solare, di incidere positivamente nell’ambiente
dell’aikido e attorno a sé, allargando man mano il diametro di azione
a mò di cerchi concentrici che scaturiscono dal primo.
ovo san:
4 domanda -Simone Chierchini cosa cambierebbe nell’aikido di oggi?
Simone:
Niente. Non sta a nessuno cambiare i macrosistemi, possiamo solo
viverci. Nel mio microsistema (famiglia, dojo, organizzazione),
desidero portare l’Aikido fuori dai confini angusti del dojo,
rendendolo più visibile e utile a livello comunitario e sociale.
Voglio viverlo con i miei figli e i miei allievi come dimensione
quotidiana, e non come una cosa da fare un paio di volte a settimana,
come un corso di inglese.
ovo san:
5 domanda- quando vede un giovane allievo , pensa a se com’ era o no?
Simone:
No! ma semplicemente perché ho iniziato a stare sul tatami quando
ancora non camminavo, e quindi ovviamente non mi ricordo…
un salutone SIMONE CHIERCHINI.
ancora grazie maestro Chierchini il suo amico Osvaldo.
Aikido e Atemi
Un interessante video, realizzato da Stefan Stenudd, sull'applicazione degli atemi come preparazione della tecnica di aikido.
Stefan Stenudd sensei è 6° Dan Aikikai e, tra l'altro , ha conseguito il 4° Dan nello Iai Aikido Toho di Nishio Sensei.
Molto bello il suo sito, ricco di contenuti; vale la pena dargli uno sguardo.
L’hombu Dojo e l’aikido
L'hombu dojo, il quartier generale dell'aikido in Giappone, a Shinjuku, Tokyo.
Un vecchio documentario sull'aikido
Il ruolo di Uke
Ieri sera tornando dalla palestra, come al solito, discutevo piacevolmente con il nostro "Patman" e tra le altre cose si è parlato anche di questo.
Ho trovato una interessante disquisizione sull'argomento, che analizza la situazione sia nell'Aikido che nelle arti marziali giapponesi in generale , che tra le antiche scuole (Ko ryu) ed il Budo moderno (Gendai Budo).
L'articolo è stato scritto da Beno (al secolo Daniele Bevivino) un Italiano che attualmente, beato lui, vive e pratica in Giappone; se volete leggerlo lo trovate sul suo blog Aikiblog oppure direttamente qui.
Buona lettura e, come al solito, buona riflessione.
Variazioni sul tema…
Cercando del materiale da usare come riferimento per i kata con il Jo, ho notato delle cose interessanti.
Il buki waza, la pratica con le armi nell'aikido, è estramente variegato, sulla base del maestro di provenienza, del background marziale del praticante, e di cosa gli allievi hanno assimilato e tramandato.
Lo stile di Iwama è quello maggiormente usato come riferimento, e il kata (la forma) nelle arti marziali nasce con lo scopo di tramandare inalterato un preciso contenuto. Movimenti ripetuti dagli studenti che (in teoria) non dovrebbero mai cambiare rispetto l'originale, altrimenti si rischia di cambiare il contenuto.
Il kata si pratica da soli, alla ricerca della fedeltà del movimento.
L'interpretazione con un uke, porta a farsi delle domande pratiche (ma questo movimento, a che serve?)
Ecco un'altra interpretazione
Stili di Aikido e diffusione in italia
Da dove nasce la diversità dell'aikido praticato nei diversi dojo?
Su Wikipedia ho trovato un paio di articoli che spiegano brevemente questo argomento.
Diffusione dell'aikido nel mondo
Diffusione dell'aikido in Italia
Simone Chierchini
Simone Chierchini, 27/10/1964, Roma (Italia)
Curriculum Aikidoistico
1972-1974: Allievo presso il Dojo Centrale dell’Aikikai d’Italia a Roma
Insegnante principale: Hiroshi Tada Sensei 9th Dan,
Assistenti: Danilo Chierchini, Gianni Cesaratto, Renato Tamburelli
1975-1985: Allievo presso il Dojo Centrale dell’Aikikai d’Italia a Roma
Insegnante principale: Hideki Hosokawa Sensei 7th Dan,
Assistenti: Danilo Chierchini, Roberto Candido, Ivano Zintu, Massimo Fabiani
1986-1990: Assistente Istruttore presso l’Aikikai Milano
Insegnante: Yoji Fujimoto Sensei 7th Dan
1991: Apre il Katharsis Milano, il suo primo dojo
1992: Comincia a praticare lo stile di Kenjitsu della scuola Katori Shinto Ryu
Insegnante: Maria Luisa Raini Sensei
1996: Si trasferisce in Irlanda e fonda l’Aikido Organisation of Ireland
2000: Si reca in Giappone, praticando per un totale di 40 giorni all’Hombu Dojo dell’Aikikai Foundation in Tokyo
2001: L’Aikido Organisation of Ireland da lui diretta ottiene riconoscimento ufficiale dall’Aikikai World Headquarters
2001: Si reca due volte in Giappone, praticando per un totale di 45 giorni all’Hombu Dojo dell’Aikikai Foundation in Tokyo
2006: Riceve nomina IISA (Instructor in Support of AHAN) da Gaku Homma a nome dell’Aikido Humanitarian Active Network
2010: Ritorna in Italia e apre l’Aikido Dojo Vasto-San Salvo
2010: Fonda Aikido Italia Network, Libera Comunita’ di Aikido Italiana
2010: Inizia a studiare Takemusu Iwama Ryu Aikido
2011: Introduce l’Aikido nel Molise, aprendo il primo dojo regolare nella regione a Termoli (CB)
2012: Viene nominato Direttore Tecnico dell’Egyptian Aikido Association – Takemusu Aikido Egypt
2012: Diviene Responsabile Tecnico Aikido per l’Abruzzo della ADO UISP
2013: Entra nella FIJLKAM, ove gli viene conferita la qualifica di Maestro e il grado di 5° Dan FIJLKAM
Qualifiche nel Budo
AIKIDO
04/11/1984: Shodan (I Dan) – Tada Sensei
29/12/1988: Nidan (II Dan) – Fujimoto Sensei
31/07/1993: Sandan (III Dan) – Tada Sensei
01/08/1998: Yondan (IV Dan) – Tada Sensei
26/07/2008: Godan (V Dan) – Tada Sensei
IWAMA RYU BUKI WAZA
11/09/2011: Shodan (I Dan) – Corallini Sensei
11/09/2011: Nidan (II Dan) – Corallini Sensei
11/12/2011: Sandan (III Dan) – Corallini Sensei
KATORI SHINTO RYU
14/02/1998: Shodan (I Dan) – Sugino Sensei
la disciplina
la disciplina del guerriero – tratto dal libro del Bushido
di Ovosan
Una volta che sei pervaso dallo spirito guerriero, l'essenziale è attenersi alla disciplina. Il termine " Disciplina" in origine deriva dalla parola che indica i NODI DEL BAMBU' . IL bambù ha in origine l'energia per crescere fino al cielo, ma se non ci fossero quei nodi regolari non potrebbe resistere alla neve e al gelo, e sopravvivere alle quattro stagioni senza cambiare colore. Allo stesso modo , se il comportamento di un guerriero è vigoroso ma non disciplinato, come può essere veramente efficace?
meditate gente, meditate