le interviste di Ovo San,con il M° Pino Gramendola
Amici Aikidoki carissimi, ecco qua l’intervista “ SPECIALE “,che, Vi avevo promesso….oggi Ovosan nelle vesti di reporter incontra “Virtualmente “ (Si fa per dire…) il mio Direttore Tecnico il Maestro PINO GRAMENDOLA, siamo nella nostra Torino, è il Maestro Pino ( 6° Dan e fondatore dell’ Associazione AISHIN)è uno dei Grandi dell’ Aikido Italiano scoprirete il perché seguendo le sue parole…
Allora Maestro, intanto come da copione la storia della Sua vita Aikidoistica,poi …le domande.
Ovo San buondì piacere di raccontare ,cercherò di sintetizzare 49 anni di attività..
Ho iniziato la pratica dell’aikido nel 1964 (per pochi mesi metodo Mochizuki) presso la palestra ” Accademia Doyukai” di Torino.
Ero andato con amici a vedere il Karatecon il quale a detta di un istruttore avremmo imparato a “rompere tavolette mattoni etc.”
All’atto dell’iscrizione sento dei rumori particolari, vado a vedere .. erano Aikidoka, mi sono iscritto immediatamente.
Ho subito fatto amicizia con diversi praticanti fra cui Ugo Gorgoni, il nostro riferimento era Clara Gamba che ha iniziato ad avviarci alla conoscenza dell’Aikido.
Con l’ Aikikai arrivò il Maestro Kawamukai io ero cintura arancio, avremmo potuto mantenere il grado, ma assieme ad Ugo preferimmo tornare a cintura bianca.
iniziammo così il nostro cammino partecipando a tutti gli Stage con i Maestri Tada e Kawamukai, avevamo fame di tecniche e di pratica, tutte le sere, sabato alle volte Domenica … sempre Aikido!
Dopo anni Ugo Gorgoni e Clara Gamba si ritirarono, io continuai;
divenni capo con grandi opportunità di apprendimento, lezioni e Stage in Italia, Francia, Germania, Svizzera.
Era un momento fantastico, esaltante, un’esperienza unica ed irripetibile.
L’arricchimento fu notevole Masetti, Marcotulli, Filippini, Chierchini, Grande ed altri ancora….vivevamo questa magnifica avventura.
Un particolare ricordo e saluto affettuoso al mio amico Ugo Gorgoni con il quale ho condiviso tutti i più bei momenti, le fatiche dei lunghi viaggi, le rinunce….
Divenuto Maestro alla Doyukai ho formato oltre 50 Istruttori ( i loro nomi sono citati alle pagine 41/42 del libro “Cercando l’essenza dell’Aikido” , scritto dal compianto Santino Rigoli.
Molti insegnano, tantissimi hanno smesso, qualcuno purtroppo è mancato.
Inoltre ho avviato e seguito l’Aikido in Piemonte, Valle d’Aosta, a Modena, in alcune città della Sicilia e della Puglia.
Successivamente purtroppo ci fu una scissione per divergenze organizzative, la Federazione cambiò in UISP ma le cose non andarono come ci si aspettava, né i principi di insegnamento erano in linea con i miei principi, così spinto da molti allievi “veterani” (Marchisella, Guagnano, Rossi, Gianadda, Ciani, Bortoletto….) mi dimisi da Direttore Tecnico UISP e nel 1988 fondai l’Associazione Aishin ( Armonia)il simbolo che ci rappresenta è quello dell’ AI.
Un sogno divenuto Realtà: Aikido e basta!
L’ Aishin è trasparente e semplice, poche ma severe regole di convivenza, ricerca esasperata di una sempre migliore preparazione anche per chi desidera confrontarsi con gli impegnativi esami di Kyu e Dan tenendo anche in considerazione età e stato di salute dell’Aikidoka.
Ovo san:
1- Nel mondo dell’ aikido italiano sono molti i maestri che hanno fatto dell’aikido la loro professione e grazie alla sempre maggior diffusione di internet sono costantemente sotto i riflettori.
Lei invece ha scelto una Via più riservata, nonostante le venga riconosciuto un elevato profilo tecnico.
Perché questa scelta?
M° PINO:
Principalmente perché non ho mai ritenuto l’Aikido un mezzo per ottenere “fama e popolarità” devo sentirmi libero di poter operare le mie scelte incondizionatamente da fattori esterni nel puro interesse dell’Aikido; penso che oltre ad essere un bellissimo sport sia soprattutto una disciplina per l’accrescimento personale che avvolge e assorbe completamente, a volte in uno stato assoluto di riservatezza fondamentale per la pratica sul Tatami unitamente a costanza e dedizione tutto ciò applicabile anche alla vita di tutti i giorni.
Inoltre le vicende vissute con altre Federazioni, l’imposizione di seguire il Maestro in “voga” al momento che dispensava modifiche alle tecniche come fosse Legge.. (tutto quello fatto finora? …Perso!) ottenendo la divisione in tanti piccoli gruppi uno in contrapposizione all’altro, questo per me non è AI (unione) e non è mai stato in linea con il mio concetto di Aikido.
Ovo San:
2- Lei è stato allievo di Kawamukai e di Tada due pilastri dell’Aikido, qual’è l’eredità che ha saputo cogliere , e che, vorrebbe trasmettere a noi sbarbatelli?
M° PINO:
Due Pilastri indubbiamente, quello che ho ricevuto da loro e vorrei trasmettere con il cuore è Umiltà nella pratica, Dedizione, Disciplina Interiore, Energia.
Ovo San:
3- Se l’aikido fosse una stagione, per lei Maestro che stagione sarebbe?
M° PINO:
Sicuramente la Primavera, ogni anno si porta via l’Inverno rinnovando la natura.
Ovo San:
4- Lei ci ricorda sempre che gli stage, sono importanti per imparare condividendo con gli altri Uchideshi. Lei ne ha capitanati migliaia, ma come Uchideshi quale ricorda come fondamentale per la sua esperienza personale?
M° PINO:
Ricordo con nostalgia molti Stage uno in particolare il Maestro Kawamukai diede a tutti un esempio di umanità ed umiltà che mi ha fatto comprendere appieno la “VIA”
Ovo San:
5- Al di fuori del mondo dell’aikido, c’è un’atleta di qualsiasi altro sport o disciplina che ha ammirato e che le è rimasto nel cuore?
M° PINO:
In particolare Mennea, l’ho incontrato una sola volta ed il suo atteggiamento la dedizione la ripetizione del suo gesto atletico la naturalezza mi ha colpito particolarmente
Ovo San.
ecco di solito finisce quì, ma Lei Maestro è un ‘occasione troppo ghiotta per non chiedele un pubblico consiglio per chi, volesse avvicinarsi al mondo dell’Aikido,
quale consiglio darebbe?
M° PINO:
Consiglio per l’Aikido..bene.
Procurarsi il libro “Cercando l’essenza dell’Aikido” poi recarsi in un Dojo, osservare le diverse discipline, l’Aikido è Folgorante si comprende subito se fa per te, L’Aikido non accetta compromessi chiede molto ma con il tempo ti ripaga in modo completo, sembra di non finire mai di imparare in realtà è una continua evoluzione.
Ovo San Arigato
Pino
P.S. Caro Osvaldo, non ho mai scritto così tanto di Aikido per te l’ho fatto volentieri se è troppo lungo aggiustalo tu come ritieni opportuno, grazie per l’intervista
Caro Maestro Pino, mi guarderei bene di cambiare una sola virgola del suo pensiero, perché come i GRANDI MAESTRI che Lei sopra a citato, ogni virgola della vostra Via Aikidoistika è per me, ma per quelli come Noi che amiamo la nostra ARTE fonte di insegnamento.
Anzi ci riteniamo fortunati di Avervi Incontrati , la Nostra speranza è , non quella di imitarvi ma quella di comprendere il Vostro lavoro.
Ovo san
Invia il messaggio
Invia il messaggio
Devi essere connesso per inviare un commento.
One thought on “le interviste di Ovo San,con il M° Pino Gramendola”
ezioPubblicato in data9:07 pm - Nov 20, 2013
Gran bella intervista,parole giuste al posto giusto.
ezioPubblicato in data9:08 pm - Nov 20, 2013
osvaldoPubblicato in data9:13 pm - Nov 20, 2013
il Maestro è riuscito a sorprendermi , avevi ragione tu….
patPubblicato in data9:57 pm - Nov 20, 2013
Molto interessante!
Un altro tassello della storia di questa disciplina in italia si rivela grazie alla preziosa intervista di Osvaldo 🙂
gianniPubblicato in data1:39 pm - Nov 21, 2013
Bella!! Sarà perchè siamo maggiormente coinvolti anche emotivamente, ma il peso del personaggio emerge e si percepisce.