Il Neribo questo sconosciuto…
Molti si saranno domandati come potersi allenare da soli, magari a casa (suburi e tai sabaki a parte)
senza aver bisogno del generoso supporto di un uke.
Evitiamo la tentazione di domandare alla moglie:
“Tesoro, prova a darmi un pugno che vedo se riesco a ribaltarti…”.
Anche perché potremmo venir sorpresi da un classico ceffone fuori standard con relativa figuraccia.
Inutile poi commentare con frasi del tipo: “..ma mi dovevi attacare così…!?!”
Scherzi a parte, questa possibilità nell’Aikido esiste, ne è la prova la voce Hitorigeiko (pratica da soli)
presente nel programma di allenamento di Hiroshi Tada Sensei (vedi qui).
In cosa consiste?
Consiste nell’esercitarsi perlappunto con un Neribo.
Vediamo dunque di cosa si tratta:
Neribo: Neri = verbo Neru (ねる) che significa grosso modo “impastare”; Bo = bastone (棒);
quindi bastone per impastare.
Infatti sembra una specie di mattarello lungo piu' o meno 51 cm (qualcuno dice meta' di un bokken)
con il diametro piu' o meno del tuo polso (4 o 5 cm), quindi un avambraccio artificiale.
Ma come si usa?
Non ho trovato immagini o filmati che possano essere esplicativi quindi metteteci un po’ di immaginazione.
Per l'allenamento usi questo strumento come se fosse il tuo uke, o meglio l'avambraccio del tuo uke
facendo i kion dell'Aikido in serie (ikkyo, nikyo, sankyo ecc. omote e ura, destro e sinistro)
o intensivamente (1000 ikkyo o nikyo omote e ura) ...
trovatemi un uke che sia disposto a lasciarsi fare 1000 nikyo senza batter ciglio!!
Se lo volessimo, come possiamo procurarci questo strumento?
Non credo ci siano negozi che lo vendono, almeno io non ne ho trovati, ma per gli amanti del fai da te
un mattarello da cucina può essere un ottima alternativa:
si trova facilmente, è economico, è lavorato al tornio quindi perfettamente rotondo.
Solitamente è di faggio, sicuramente non all'altezza della quesrcia bianca o rossa normalmente
utilizzata in giappone per le armi da allenamento, ma regge bene il confronto.
Sarà sufficente tagliarlo della misura giusta ed aggiustare a piacere con un po' di carta vetrata la dove serve.
Per la finitura servirà solo tanto buon “olio di gomito” che gli conferirà quell’aspetto tipico dell’attrezzo vissuto.
Per i più esigenti, e con qualche nozione di falegnameria, è possibile cercare un legno un po’ più pregiato (vedi sopra)
magari con un peso maggiore secondo i propri gusti e sensazioni.
Questa è la ricetta e buon hitorigeiko a tutti.
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One thought on “Il Neribo questo sconosciuto…”
ezioPubblicato in data5:56 pm - Dic 3, 2012
ma…. sono anni che faccio questa pratica
io utilizzo un tondo in acciaio diametro 60 mm
boia faust
osvaldoPubblicato in data11:02 am - Dic 5, 2012
chi fa da se fa per 100000…..
per ezio il tuo tondo d'acciaio diametro 60 ? i sogni non valgono!