Vorrei ringraziare tutti
grazie a tutti Voi amici che mi avete aiutato nell' esame da 1° kiu
è stata durissima ma con il vostro aiuto tutto sembrava più facile, ( stò a scherza ero in coma ).
ancora grazie a chi c'era e a chi non c'era
perchè chi non c'era mi ha aiutato prima, durante i ripassi.
Il keikogi
www.saikitamadojo.it
AIKIDO
IL KEIKOGI
La parola “gi” sta per casacca, kimono. Ogni arte marziale ha la
sua nomenclatura per il kimono: judo-gi, karate-gi, ecc. L’Akido
ha conservato la sua tradizione di arte marziale originale, non ci
sono avversari, combattimenti, premi. Non si pratica uno sport
ma si fa “keiko”, si studia, ci si migliora. Di qui il nome keiko-gi.
il kimono non’ è quello che usiamo noi ma…
www.il kimono -giapponese .it
La storia del Kimono
Il kimono ( 着物 letteralmente cosa da indossare quindi abito) è un indumento tradizionale giapponese nonché il costume nazionale giapponese. In italiano è largamente usata anche la grafia adattata chimono.
In origine il termine "kimono" veniva usato per ogni tipo di abito; in seguito è passato ad indicare specificamente l'abito lungo portato ancor oggi da persone di entrambi i sessi e di tutte le età.
Il kimono è molto simile agli abiti in uso durante la dinastia cinese Tang.
Il kimono è una veste a forma di T, dalle linee dritte, che arriva fino alle caviglie, con colletto e maniche lunghe. Le maniche solitamente sono molto ampie all'altezza dei polsi, fino a mezzo metro. Tradizionalmente, le donne nubili indossano kimono con maniche estremamente lunghe che arrivano fin quasi a terra, chiamato furisode. La veste è avvolta attorno al corpo, sempre con il lembo sinistro sopra quello destro (tranne che ai funerali dove avviene il contrario), e fissato da un'ampia cintura annodata sul retro chiamata obi.
Il kimono viene generalmente abbinato a delle calzature tradizionali giapponesi, specialmente ai sandali geta e zori (simili alle infradito) e a dei calzini che dividono l'alluce dalle altre dita chiamati tabi.
Storia:
La storia e lo sviluppo del kimono vennero pesantemente influenzati dall'abbigliamento tradizionale cinese del popolo Han, chiamato hanfu, grazie alle ambasciate giapponesi presenti in Cina nel IV secolo.
Fu comunque nell'VIII secolo che il costume cinese divenne popolare in Giappone. Durante il periodo Heian (794–1192) il kimono divenne sempre più simile a quello attuale, anche se all'epoca veniva ancora coperto con una sorta di grembiule chiamato mo.
Durante il periodo Muromachi (1392-1573) il kosode, un antesisgnano del kimono che però veniva considerato ancora parte della biancheria intima, cominciò ad essere indossato senza la gonna-pantalone hakama sopra di esso e quindi cominciò anche ad essere fissato al corpo con una cintura apposita, la cintura obi. Durante il periodo Edo le maniche iniziarono ad allungarsi, specialmente tra le donne non sposate, e la cintura obi iniziò a diventare più larga, con vari tipi di nodi e allacciature sempre meno semplici.
Da allora la forma base del kimono maschile e femminile è rimasta essenzialmente immutata.